L’Italia Veloce finisce a Lamezia Terme

Tra ritardi e disagi
l’Italia veloce finisce qui
di GIANLUCA GAMBARDELLA
 
SONO iniziati mercoledì i lavori sulla tratta ferroviaria tra Vibo e Mileto (“ferita” dalle frane dovute al recente maltempo), e la stazione di Lamezia Terme Centrale è ora il cuore pulsante del trasporto su binari, con qualche disagio iniziale, e lo sarà ancora per diverso tempo (si preventiva che i lavori dovrebbero durare tre mesi per un investimento di 21 milioni di euro, con gli operai sul posto 24 ore su 24 per garantire i tempi di consegna).
Ieri gran lavoro per il personale, impegnato ad indirizzare i passeggeri sul treno opportuno (nonostante i cambi fossero già annunciati sia a bordo delle carrozze che a terra), ed anche qualche compito extra, come quando una signora si è accorta “in ritardo” dell’arrivo dell’Eurostar su cui viaggiava in stazione rischiando di rimanervi sopra anche dopo l’ultima fermata (il treno sarebbe poi ripartito più tardi prendendo il tragitto
inverso, ma da un altro binario).
Per quanto riguarda i disagi la giornata non era iniziata al meglio. Nella mattinata di ieri, infatti, il ritardo da Lamezia Terme a Reggio Calabria dei treni che percorrono la tratta Eccellente-Rosarno via Tropea oscillava dai 45 ai 75 minuti, mentre nel pomeriggio alla stazione della piana tutto sembrava tornato alla normalità.
In termine di numeri il nuovo percorso a binario unico partito da ieri, più lungo di una cinquantina di chilometri, ha comportato la soppressione di 70 treni a fronte dei 140 attivi originariamente e lo stop obbligato (così come la partenza) per i 4 Eurostar (compreso il “Freccia d’argento” tanto pubblicizzato) alla stazione di Lamezia Terme.
Fra questi 20 sono quelli provenienti dal nord (recanti un eloquente “arrivo posticipato” che mette le mani avanti sui ritardi che si potrebbero accumulare oltre a quelli dichiarati
in partenza), 18 quelli direttivi (con partenze anticipate rispetto ai soliti orari), 5 le modifiche sulla linea Rosarno – Vibo via Tropea.
Per le informazioni complete, oltre agli avvisi presenti in stazione accanto alle macchinette automatiche, si ci potrà rivolgere al numero verde gratuito 800 892021 (attivo
fino al 21 marzo) e attraverso i tradizionali canali informativi (uffici informazione e assistenza
di stazione, sito internet, webradio).
Rafforzato anche il personale d’assistenza (riconoscibile dall’apposita fascia), mentre tra i binari a vegliare la situazione presenti come sempre gli agenti della Polfer.
I maggiori disagi riguardano ora i pendolari calabresi cheutilizzano i treni regionali soprattutto sulla linea Paola-Reggio Calabria.
Per le conseguenze del maltempo degli ultimi mesi, sostengono alcuni pendolari, a fronte dell’ora e 40 minuti prevista dall’orario già si registrava un ritardo valutabile intorno alle due ore e 40 sulla tratta interessata da continue microfrane.
Ad aumentare i disagi per chi utilizza il mezzo ferroviario quotidianamente, però, è la cancellazione di alcune corse regionali che comporta difficoltà e ritardi per quanti devono raggiungere il luogo di lavoro o di studio.
Il trasporto in Calabria, così, sembra vivere di controsensi: con l’A3 perennemente sotto “lavori in corso” si torna a parlare di ponte sullo Stretto; con la regione tagliata in due e “frenata”sui binari a sud di Lamezia, la stazione lametina non sarà più scalo merci.
 
il quotidiano della Calabria 27.02.2009
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