Si riparla del corridoio 5

prime reazioni su

 

 da repubblica

RHO-PERO (Milano) – Silvio Berlusconi spinge sull’acceleratore della Tav e spiega che "lo Stato garantirà la possibilità di realizzare i trafori alpini del Corridoio 5 anche con l’uso della forza, così come ha fatto in Campania per l’emergenza rifiuti". Parlando all’inaugurazione dell’Eicma 2008, il presidente del Consiglio ha ribadito che "il governo ha messo a disposizione 16 miliardi, dopo che la sinistra aveva bloccato i nostri piani e i cantieri come il Frejus, per colpa di Rifondazione comunista". 

 

Con parole molto simili a quelle poi ritrattate usate per annunciare l’intervento della polizia contro le occupazioni di scuole e università, Berlusconi ha sottolineato che una minoranza non può pretendere di fermare un cantiere, "perché questo non è espressione diretta di democrazia, va contro ai cittadini, ai viaggiatori e allo Stato". 

 

Parole che provocano la reazione del Pd. "Questa idea neomuscolare della politica non mi piace e non mi affascina – dice Walter Veltroni – Certo, ci vuole la decisione, la costante minaccia dell’uso della forza e delle manette non va bene, tra l’altro minaccia di cose che poi non succedono ma servono solo ad andare sui giornali". 

 

Economia. Parlando al Salone del ciclo e del motociclo aperto oggi a Rho-Pero, il premier ha toccato anche altri temi di attualità. "Stiamo lavorando a dei provvedimenti governativi per cercare di contenere la crisi economica – ha detto – Non voglio anticipare nulla, ma la settimana prossima avrete delle novità. Faremo cose buone per il bene del Paese". Sul decreto, ha precisato, "stiamo lavorando, uscirà nei prossimi giorni, è ancora presto. Bisogna dare un impulso a sostegno delle banche e delle famiglie per resistere alla crisi che non deve ricadere sull’economia reale". Sull’entità, ha detto ancora, "non dò cifre, l’unica sono i 16 miliardi a disposizione per le grandi infrastrutture". 

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