TAV Napoli – Bari

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Tav Napoli-Bari, Di Pietro: Non sarà come in Val di Susa

Vogliamo discutere con i territori. Per la Napoli-Bari non si ripeterà quello che è successo in Val Di Susa. Lo afferma ieri a Foggia il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro intervenendo ieri alla presentazione dello Studio di fattibilità della linea ad Alta capacità che collegherà le due capitali del Mezzogiorno (il progetto è stato presentato in Campania lo scorso 30 ottobre a Benevento).

“Un progetto a lungo termine a cui noi stiamo lavorando da diversi anni, anche quando non era di moda”. Così Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ripercorre ieri a Foggia le tappe che hanno portato allo studio di fattibilità della linea ad alta capacità ferroviaria tra Napoli e Bari.

“Questa linea — racconta Moretti – non è considerata nemmeno nella legge obiettivo, ma Ferrovie dello Stato con Rete Ferroviaria Italiana è da quattro anni che ci sta lavorando su. Una linea che serve a fare rete nel meridione e nel fare rete, a collegare il meridione con il Nord e con l’Europa”.

 

 

 

Sfida

Una grande sfida, dunque, per il Sud. E anche per il Governo. “Per la realizzazione di un progetto cosi’ importante come l’alta capacità ferroviaria tra Napoli e Bari — spiega a Foggia il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro – è necessaria concertazione: noi non siamo venuti qui ad inaugurare un cantiere, ma a presentare un progetto che vogliamo discutere con i territori e che vogliamo che i cittadini facciano proprio. Non vogliamo che qui succeda quello che è successo in Val di Susa”.

La nuova linea ferroviaria ad alta capacità tra Napoli e Bari verrà realizzata a partire dal 2010 ed entro il 2020 collegherà le due città meridionali in due ore e il capoluogo pugliese a Roma in tre.

L’intervento complessivo comporta un investimento di oltre 4,2 milioni di euro.

 “L’alta capacità tra Napoli e Bari – prosegue Di Pietro – si inserisce in un progetto più complessivo e completo che si chiama “infrastrutture prioritarie”: lo abbiamo inserito perché riteniamo necessario collegare il Tirreno con l’Adriatico in quanto riteniamo che dotare di infrastrutture il Mezzogiorno sia lo strumento per rilanciarne davvero l’economia’”.

Di Pietro sottolinea poi che il governo precedente “con la ‘famosa’ legge obiettivo, ha destinato solo l’8 per cento delle risorse al Sud, mentre questo governo con la Finanziaria ha destinato il 30 per cento delle risorse in più rispetto alle ultime due Manovre economiche”.

Dunque, spiega l’ex Pm, il Governo intende “definire un equilibrio più accettabile tra Nord e Sud: noi abbiamo fatto un piano di investimenti che per il Sud prevede interventi immediatamente operativi”.

 

Riqualificazione

La riqualificazione della Napoli-Bari ha tre funzioni principali: innanzitutto quella internazionale, in quanto quest’opera permetterà il collegamento tra il Corridoio europeo numero uno (Berlino – Palermo) e il Corridoio otto (Bari — Varna), e dunque il mare Tirreno con quello Adriatico.

I porti di Napoli e Bari saranno così in grado di svolgere al meglio un ruolo strategico nella piattaforma logistica naturale del SudEuropa per i traffici con l’Est e gli altri paesi del Mediterraneo.

Una funzione nazionale, in quanto con questo intervento si uniranno Roma, Napoli e Bari che diventeranno uno dei sistemi metropolitani più grandi d’Europa, facilitando la costruzione di una rete di servizi tra le tre città e le relative aree di influenza accelerando forme di scambio commerciale, culturale e turistico. Infine avrà una funzione regionale, in quanto sulla linea potenziata passeranno anche i collegamenti ferroviari interni alle due regioni, che dunque verranno aumentati (da 26 a 144 al giorno per la sola Campania), con benefici ovviamente anche sui tempi di percorrenza.

Per le tratte della linea riguardanti la Campania, il progetto prevede: il raddoppio della linea esistente Cancello-Benevento, che include sette fermate; una nuova linea tra Apice ed Orsara di Puglia, che include il passaggio tra Ariano Irpino e Grottaminarda.

 g.m.



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