Ma quanto costa l’Alta velocità? E come sarà finanziata? In Europa già ci siamo, con ben 7 tunnel. Ma non ci accetteranno mai se non modificheremo il sistema delle scatole cinesi
di Erasmo Venosi*
il manifesto, 9 dicembre 2005
Le recenti prese di posizione a favore del progetto d’alta velocità (Av) Torino-Lione espresse da opinion maker, politici e soggetti istituzionali appaiono a volte come slogan, a volte come interventi interessati, comunque avulsi dalla vasta documentazione ufficiale esistente e relativa all’alta velocità ferroviaria. (…) L’aspetto poco pubblicizzato del progetto Av è quello dei costi e delle modalità di finanziamento. I soli costi industriali, compresa la tratta Torino Venaus, escludendo quindi soltanto il tunnel (il cui costo è per ora incalcolabile), ammontano complessivamente a circa 90 miliardi di euro tra linee, nodi, costi di struttura e contingencies (compresivi dei nuovi segmenti introdotti dalla legge obiettivo): a tale cifra vanno aggiunti i costi finanziari, l’infrastrutturazione aerea a causa della tensione diversa da quella delle linee convenzionali (costo complessivo di circa 3mld di euro), l’elettrodotto dedicato al servizio della linea Av, i costi d’acquisto di nuovo materiale rotabile (elettrotreni, carrozze e l’intera dotazione di carri merci) stimati in circa 7 miliardi e quelli di riconversione dei locomotori attuali e delle carrozze con convertitori.
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