(ANSA) – NAPOLI, 11 SET – Rifiuti smaltiti illecitamente, prevalentemente materiale di risulta dei cantieri edili ma anche sostanze bituminose considerate tossiche, sarebbero finiti in alcune aree del cantiere ferroviario per l’Alta velocita’ in provincia di Napoli. Cosi’, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato questa mattina all’esecuzione di nove misure cautelari, in provincia di Napoli sono state sottoposte a sequestro due aree nei cantieri Tav di Caivano (zona Asi) e di Afragola, nel quale erano in corso alcune opere di completamento. Gli investigatori sospettano che nelle aree dei due cantieri siano state riversate e smaltite tonnellate di rifiuti, prevalentemente materiale di risulta. Gli accertamenti sono stati andati avanti per circa un anno e sono stati condotti dalla Guardia di Finanza di Napoli e dalla Polizia provinciale di Napoli. Secondo gli investigatori il materiale bituminoso smaltito illegalmente era quello prelevato nel corso dei lavori di ampliamento dell’aeroporto di Capodichino. Ma secondo l’indagine della polizia provinciale e della Gdf le aree Tav venivano utilizzate anche per depositare i rifiuti prelevati da altre aziende del settore. Sotto sequestro sono poi finite altre tre aree utilizzate come discariche nel quartiere San Pietro a Patierno di Napoli, a Casavatore (Napoli) e Cancello Arnone, in provincia di Caserta. (ANSA). PO
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