15 MARZO 2008, ore 21.00 L38 SQUAT
Una serata di incontro, scambio e approfondimento, dall’ esperienza NoTav a tutte le lotte dal basso contro la devastazione ambientale.
Parte dai quartieri della periferia di Roma lo sguardo nella città che sitrasforma incessantemente nel segno del profitto.Il pensiero arriva fino in Val di Susa, passando per tutti quei territoridove le popolazioni locali si battono contro speculazioni e devastazioneambientale.
I rumori dei cantieri di Roma si sentono ogni giorno e pure ogni notte. Assordano, frastornano, infastidiscono. Le gru non stanno mai ferme e si muovono velocemente se il palazzinaro diturno deve intascarsi i soldi di un appalto. Le ruspe macinano chilometrise si tratta d’ innalzare l’ ennesima vetrina di questa città dellospettacolo. Dall’ estrema periferia al centro opulento un solo imperativo: costruireper il profitto di pochi, spazzare via quello che è scomodo. Fagocitare eallo stesso tempo sputare. Nel nome del progresso si devastano territori. Nel nome dello sviluppo economico si erigono i templi del consumo. Nel nome della legalità si sgombera, si espelle, si esclude. Intorno a noi diviene sempre più invadente l’ imposizione di un unico eindiscusso ordine nel segno del capitalismo del nuovo millennio: letrasformazioni della città a livello urbanistico e la costruzione difantomatiche “grandi opere” ne sono la manifestazione più evidente eal tempo stesso l’ esperienza più tangibile. Viviamo sulla nostra pelle il traffico in cui ci infognano. Vediamo con i nostri occhi le colate di cemento a delimitare l’ orizzontedavanti a noi. Sentiamo con le nostre orecchie il frastuono di aerei, treni e autostradeche passano dinanzi le nostre abitazioni. La pianificazione della città e la costruzione di nuove opere sappiamoessere l’ espressione degli interessi politici ed economici di chi sta alpotere. E il potere detta, impartisce, impone. Ma dove c’ è potere, a volte, c’è anche resistenza. Se c’ è infatti chi vuole imporre opere devastanti, inutili e nocive,c’è anche chi a queste si è opposto e continua ad opporsi. Senza resa.A 800 km di distanza da Roma c’è una terra, la Val di Susa, in cui ilprogetto del treno ad alta velocità, che i diversi governi che si sonosucceduti negli anni hanno provato ad imporre, trova resistenza. Trovaresistenza, nonostante la forte volontà di attuarlo visti gli interessieconomici che ci sono dietro, perché le popolazioni locali si sonoorganizzate, hanno rifiutato la delega e la rappresentanza partitica, hannoagito direttamente. Hanno diffuso informazione e smascherato gli interessidi chi con quel progetto vuole arricchirsi. Hanno costruito trame disolidarietà non solo tra i diversi paesi della valle, ma con ogni realtàlocale in lotta contro le grandi opere e lo scempio delle risorseambientali in Italia. Perchè non è solo in Val di Susa e con la TAV che igovernanti in accordo con i mafiosi di turno stanno pianificando e attuandospeculazioni: dalla Sicilia a Napoli, da Roma e dintorni fino a Vicenzatutto il territorio italiano è stato o sta per essere avvelenato. E sel’unione fa la forza, la solidarietà è sua arma.L’ esperienza del patto di mutuo soccorso, tramite il quale le diverserealtà in lotta nelle varie regioni hanno stretto la loro reciprocasolidarietà, rispedisce al mittente l’ accusa di essere portatori dinymbismo: che si tratti di una linea ferroviaria, come di un inceneritore ouna base militare, ad essere messo in discussione è infatti la totalitàdi un modello di sviluppo che fa ricadere sull’ ambiente e sulla salutedi chi lo abita le sue conseguenze. Ad essere messe in discussione sonoinfatti le decisioni di pochi che ricadono su tutti/e: sappiamo bene che èchi governa che fa i suoi sporchi interessi.La storia della Val di Susa e del movimento NO TAV ci parla di resistenza eribellione. E dove c’è resistenza gli speculatori trovano difficoltà aportare a compimento i loro progetti e a volte non ci riescono. Per questo vogliamo trovare un momento di incontro, scambio eapprofondimento, dall’ esperienza No Tav a tutte le lotte dal bassocontro la devastazione ambientale. Il 15 Marzo al Laurentino 38 Squat presenteremo il video Fratelli di Tav:un video in cui affiorano storie poco conosciute che ruotano intorno alprogetto del Treno ad Alta Velocità, che riguarda non solo la Val di Susa,ma tutta l’ Italia. Ne discuteremo con gli autori e con chiunque voglia contribuireInvitiamo a partecipare tutte le realtà e singoli individui che sulterritorio di Roma e dintorni lottano in difesa dell’ ambiente in cui sivive e della natura contro ogni nocività.
In solidarietà con la tre giorni di mobilitazione comune delle realtà delLazio aderenti al patto di mutuo soccorso.Con Sole e Baleno nel cuore, compagn* che per il loro amore per la naturahanno subito il carcere fino ad esserne uccisi.